Hundertwasser tour

Piacevole e rilassante può essere trascorrere una giornata all’insegna di Hundertwasser e delle sue stravaganti opere architettoniche. Seguendo l’itinerario che vi consigliamo potrete percorrere le tappe fondamentali che vi consentiranno di immedesimarvi nell’artista, capire lo spirito, e le idee che ne hanno ispirato l’esistenza.
Hundertwasser è nato a Vienna il 15 Dicembre del 1928 ed è stato uno dei più famosi pittori, scultori, architetti austriaci. Il suo vero nome era Friedrich Stowasser, nome che con il tempo ha trasformato e modificato adattandolo alla propria personalità ed a ciò che più lo caratterizzava. Egli stesso affermava “Uno dei giochi che faccio più frequentemente con i bambini cui lo presento, per far loro capire l’importanza che questa trasformazione ha avuto per Fritz, è quello di trasformare i propri nomi, trovando delle parole che meglio ci rappresentano, darci dei soprannomi, ma non quelli con cui ci chiamano gli amici che ci conoscono bene… trovare noi da soli il nostro nome, in modo che quando ci presentiamo per la prima volta a qualcuno, questo possa capire subito le cose che ci piacciono… E’ una cosa che li diverte molto, e soprattutto li avvicina tantissimo a questo nuovo amico che proposto in questo modo, ha voglia di giocare subito con loro…”. (l’inciso iniziale del nome “Sto” fù sostituito dalla parola “Hundert”, ovvero in italiano cento e così Sto-wasser è diventato Hundert-wasser mentre il nome Friedrich si è trasformato in Friedensreich che tradotto in italiano significa regno di pace).
Egli rimase orfano di padre nel suo primo anno di età. Frequentò per un anno la scuola Montessori di Vienna. Dopo l'annessione nel 1938 dell'Austria al Terzo Reich dovette frequentare la gioventù hitleriana per evitare le persecuzioni degli ufficiali SS. Terminò il liceo nel 1948, e frequentò la Wiener Akademie der bildenden Künste. Soggiornò per qualche tempo a Parigi frequentando le gallerie d’arte e gli artisti francesi dell’epoca. I numerosi viaggi in Italia (Toscana, Roma, Napoli , Sicilia), Tunisia, Marocco, Giappone, Nuova Zelanda, Uganda, Sudan, California evidenziano una personalità poliedrica e dalla mille sfumature, pronta a carpire gli stimoli provenienti dalle realtà più lontane e disparate.
Interessante è notare come le sue operre siano solo apparentemente ornamentali in quanto possiedono sempre un chiaro sottofondo simbolico. Egli tende, anche con connotazioni ironiche e sarcastiche, a proiettare l’osservatore nelle contraddizioni del nostro tempo. riproponendo tematiche attuali e mai sopite. Interessanti sono anche le sue opere architettoniche che evidenziano l’esigenza di dare vita ad un paesaggio urbano piatto e incolore ed il bisogno di restituire alla natura gli spazi ad essa sottratti dall’uomo. Alberi e piante avvolgono gli edifici colorati creando un connubio perfetto di forme e colori dando vita ad ambienti quasi onirico-surreali.
Consigliabile è iniziare visitando la KunstHausWien (Untere Weißgerberstraße, 13) che potrete raggiungere da Schedenplatz prendendo la linea N del tram, scendendo alla quinta fermata e facendo un piccolo tratto a piedi. Si tratta di una ex fabbrica di mobili acquistata da Hundertwasser e che lo stesso ha trasformato, addattandola al suo caratteristico stile. L’edificio si distingue dagli altri stabili che lo circondano per le sue forme irregolari, per i molteplici materiali usati (ceramica, vetro, metallo, mattoni e legno) nonchè per i sgargianti e variegati colori che lo rivestono.
Fu Inaugurata nel 1991 e si sviluppa su quattro livelli. Sui primi due è allestita una mostra permanente dedicata alle opere dell’artista e sugli altri due piani e possibile visitare mostre a soggetto sempre diverse. Nel pianterreno si trovano un caffè-ristorante ed un negozio. Sicuramente consigliabile è non limitarsi a vedere la facciata esterna ed il pian terreno, ma acquistare il biglietto e salire ai piani superiori per vedere ed apprezzare le opere dell’artista.
Successivamente potrete dirigervi verso la Hundertwasser-Haus per ammirare la casa popolare più bizzarra di tutta Vienna. A ridosso c’è un piccolo centro commerciale sempre progettato dal fantasioso artista. E’ fantastico e suggestivo ammirare come le forme prendano vita e l’ambiente urbano diventi più allegro. Per chi ha la possibilità di soggiornare per lungo tempo può essere interessante vedere come, essendoci negli edifici una fusione tra l’artificiale ed il naturale, con il mutare delle stagioni varia anche l’aspetto estetico della struttura che si adegua al mutare degli eventi atmosferici. Terminata la visita potrete ritornare a Schwedenpaltz prendere la metropolitana (U4) direzione Heiligenstadt e scendere a Spittelau. Qui potrete ammirare l’inceneritore progettato da Hundertwasser ed osservare come l’artista ha cercato di dare un’anima anche ad un edificio che come egli afferma può sembrare spietato, aggressivo, e di forte impatto sull’ambiente circostante.
Infine, dopo questa giornata intensa potrete prendere la linea metro U6 e scendere sulla Donauinsel, farvi una bella passeggiata circondati dalle acque del Danubio, magari fermarvi a sorseggiare una fresca birra e riprendere più avanti la metro U1 per tornare di nuovo a Schwedenplatz.


Indirizzi e orari:
Kunsthaus Wienn
Untere Weiβgereberstraβe,13
A-1030 Vienna, Austria
Tel:004317120491
e-mail:information@kunsthauswien.com
Orario apertura: 10.00-19.00
Prezzo Biglietto:
- Adulti € 9.00
- Bambini sotto i 10 anni non pagano
- Ogni lunedì sconto 50%

“Da quando ci sono urbanisti indottrinati e architetti standardizzati, le nostre case sono malate. Non si ammalano,sono già concepite e costruite come case malate. Tolleriamo migliaia di questi edifici, privi di sentimento ed emozioni, dittatoriali, spietati, aggressivi, sacrileghi, piatti, sterili, disadorni, freddi, non romantici, anonimi, il vuoto assoluto. Danno l’illusione della funzionalità. Sono talmente deprimenti che si ammalano sia gli abitanti sia i passanti. Basti pensare che, se 100 persone vivono in una casa, altre 10.000 vi passano davanti ogni giorno e queste ultime soffrono come gli inquilini, forse ancora di più, per il senso di depressione che emana dalla facciata di una casa sterile. Gli ospedali sono malati. Le costruzioni uniformi simili a campi di concentramento e a caserme distruggono e appiattiscono quanto di più prezioso un giovane può apportare alla società: la creatività spontanea dell’individuo. Gli architetti non possono risanare queste case malate, che rendono malati, altrimenti non le avrebbero costruite. Si rende quindi necessaria una nuova professione: il medico dell’architettura. Il medico dell’architettura non fa altro che ristabilire la dignità umana e armonizzare la creazione umana con la natura. Non occorre radere tutto al suolo, basta apportare cambiamenti in punti strategici, senza grande dispendio di energie o di denaro. È necessario riportare i corsi dei fiumi, precedentemente livellati, ai dislivelli originari, spezzare la sterile e piatta skyline,trasformare i tetti in una superficie discontinua e ondulata, agevolare la crescita della vegetazione spontanea nelle fessure dei muri e dei marciapiedi, dove non arreca disturbo, modificare le finestre e arrotondare in modo irregolare angoli e spigoli. Il medico dell’architettura è competente anche per operazioni chirurgiche più decisive, come la rimozione di muri e l’installazione di torri e colonne. È sufficiente riconoscere il diritto della finestra, ricoprire di vegetazione il tetto, lasciar crescere l’edera, dare ospitalità agli alberi-inquilini.se si lasciano danzare le finestre, dando loro forme diverse e introducendo quante più irregolarità possibili sulle facciate e negli interni, la casa può guarire. La casa inizia a vivere. Ogni casa, per qunto brutta e malata, può guarire”.
Friedensreich Hundertwasser (24 gennaio 1990)